10 Novembre - "Compagni giornalisti che vivono nella stessa tenda"
Mohammed Zaanoun, fotografo palestinese, continua a documentare gli effetti devastanti del bombardamento israeliano sulla Striscia di Gaza. Nonostante la perdita di numerosi colleghi e le difficoltà personali, Zaanoun e altri giornalisti palestinesi giocano un ruolo cruciale nel tenere viva l'attenzione internazionale su quanto sta accadendo. In una tenda condivisa con altri giornalisti, cercano di resistere, coprendo gli eventi dall'interno di Gaza, dato che Israele continua a vietare l'accesso ai giornalisti internazionali non incorporati con l'esercito israeliano.
7 Ottobre - Cambiamenti drastici e assedio totale
Tutto è cambiato il 7 ottobre dopo un raid di miliziani di Hamas in Israele, seguito da una risposta violenta che ha causato la morte di centinaia di persone. Da quel momento, Gaza è sotto un intenso bombardamento israeliano e dal 9 ottobre è stata annunciata una totale chiusura, interrompendo acqua, elettricità, cibo e forniture mediche a circa 2,3 milioni di persone. La situazione è critica, e gli esperti dell'ONU avvertono che il tempo per evitare una catastrofe umanitaria si sta esaurendo.
6 Novembre - "Il mio amico, la sua famiglia è stata uccisa"
Decine di persone muoiono in un'esplosione nel campo profughi di al-Maghazi, incluso il fotogiornalista Mohammed al-Aloul, amico di Zaanoun. Molti giornalisti a Gaza sono sfollati e cercano rifugio negli ospedali, dove possono ricaricare dispositivi e inviare foto e storie al mondo esterno. La situazione è disperata, e la carenza di carburante per i generatori potrebbe isolare completamente questi reporter.
3 Novembre - "Quanto tempo rimarrà il recupero dei corpi?"
Zaanoun riporta dal campo profughi di al-Shati, dove i soccorritori scavano tra le macerie dopo un attacco aereo israeliano. La distruzione è enorme, e la comunità si chiede fino a quando dovrà continuare a recuperare i corpi. La disperazione è palpabile, e la gente chiede quando finirà questa tragedia.
31 Ottobre - "Completamente isolati dal mondo"
Per circa 36 ore, tra il 27 e il 29 ottobre, i servizi cellulari e internet si interrompono a causa di pesanti bombardamenti israeliani. Anche se i servizi sono stati ripristinati, l'accesso alle informazioni rimane limitato poiché Israele ed Egitto impediscono l'ingresso dei giornalisti internazionali. La comunicazione è cruciale, e ogni ostacolo aumenta il rischio per la vita dei residenti.
Conclusioni
La Striscia di Gaza vive in uno stato di emergenza costante, con una popolazione civile che soffre in modo inimmaginabile. La comunità giornalistica locale, nonostante le perdite e le difficoltà, continua a svolgere un ruolo essenziale nel far conoscere al mondo la realtà del conflitto. È urgente un intervento internazionale per fermare il genocidio imminente e prevenire una catastrofe umanitaria.
