Negli incontri che hanno avuto luogo il 15 novembre 2023, il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha espresso gravi preoccupazioni riguardo alle "violazioni dei diritti umani" da parte della Cina, concentrandosi su Xinjiang, Tibet e Hong Kong. L'Ufficio Stampa della Casa Bianca ha rilasciato una dichiarazione riportando che Biden ha sottolineato l'universalità dei diritti umani e la responsabilità di tutte le nazioni nel rispettare i propri impegni internazionali in materia di diritti umani.
Un incontro produttivo, ma non privo di tensioni
Il Presidente Biden ha descritto l'incontro come "uno dei più produttivi", enfatizzando il ripristino delle comunicazioni militari e l'accordo sulla limitazione del flusso di fentanyl tra le due nazioni. Tuttavia, ha anche affrontato questioni spinose come la detenzione di cittadini americani in Cina e ha ribadito la posizione degli Stati Uniti su Taiwan. Durante una conferenza stampa successiva, Biden ha nuovamente definito Xi Jinping un "dittatore", rafforzando la sua precedente dichiarazione durante un evento politico in California a giugno.
Accuse di crimini di guerra a Hamas
Il Presidente Biden ha accusato Hamas di commettere un "crimine di guerra" per aver operato quello che gli Stati Uniti e Israele sostengono essere un nodo di comando sotto l'ospedale Al-Shifa a Gaza. Questa accusa è emersa in seguito a un raid israeliano contro Al-Shifa, durante il quale sono stati rinvenuti presunti materiali militari utilizzati da Hamas.
Condizioni critiche all'Al-Shifa
La situazione all'Al-Shifa è peggiorata rapidamente, con carenza di carburante e l'ospedale che non è più considerato operativo. Le condizioni critiche hanno suscitato una forte critica internazionale, con Biden che ha sottolineato l'importanza di un'azione attenta da parte di Israele nel mirare a Hamas nella zona.
Biden definisce Xi Jinping un "dittatore"
Pochi ore dopo il summit, Biden ha riaffermato la sua definizione di Xi Jinping come "dittatore", sottolineando le differenze tra i governi degli Stati Uniti e della Cina. Nonostante le divergenze, ha descritto gli incontri come costruttivi e produttivi, sottolineando la necessità di una relazione "basata sulla fiducia ma verificata".
Risultati positivi e prospettive future
Biden ha evidenziato la ripresa delle comunicazioni militari dirette con la Cina come un risultato positivo del summit. Ha sottolineato la necessità di gestire le divergenze in modo razionale per evitare conflitti. Gli Stati Uniti e la Cina hanno concordato sulla riduzione delle sostanze chimiche precursori del fentanyl, un passo significativo per salvare vite umane.
Conclusioni e prospettive
In conclusione, il summit tra Biden e Xi Jinping ha affrontato questioni cruciali come i diritti umani, le tensioni in Medio Oriente e la relazione complessa tra le due superpotenze. Mentre le divergenze persistono, entrambe le nazioni hanno mostrato un impegno per il dialogo e la gestione costruttiva delle differenze. Resta da vedere come questi sviluppi influenzeranno le relazioni internazionali nel prossimo futuro.